Giunta alla sua terza edizione, il convegno nazionale dei giovani neurologi (con il nome “La richiesta di competenza neurologica nel prossimo futuro”) rappresenta ormai uno dei punti fermi della calendarizzazione congressuale per gli specializzandi italiani in Neurologia. I

Come confermato successivamente dai risultati del questionario di soddisfazione compilato alla fine dei lavori congressuali, il congresso è statao perticolarmente apprezzato dai ragazzi, non solo per il valore  scientifico ma anche per il grande potenziale “sociale” e di networking dell’incontro.

Ricalcando la strutturazione dell’anno precedente, anche quest’edizione ha incentrato il proprio focus su quattro importanti capitoli della Neurologia clinica, quali le Cefalee, lo Stroke, i Disturbi del Movimento e le Miopatie. 

E, sempre come l’anno scorso, anche questa volta si è dato ampio spazio all’attiva partecipazione scientifica dei giovani, affidando loro il ruolo di:

– “moderatore young” delle varie sessioni, affiancando uno senior

– speaker nel Round Up, ovvero una relazione tenuta da giovani neurologi dediti soprattutto alla ricerca, riguardanti le novità più importanti degli ultimi 12 mesi nei vari topic del convegno

– Speaker nella discussione di un caso clinico interattivo.

Per ognuno degli argomenti trattati, inoltre, due importanti figure scientifiche del panorama nazionale sono state invitate a discutere di “Hot Topic” focalizzando l’attenzione dei ragazzi su aspetti importanti della gestione clinica dei vari disordini neurologici.

Una formula che ha funzionato, e che continua a funzionare, mostrando un interessantissimo cross-talk tra senior e junior, muovendosi tra linee guida e prospettive future, con l’occhio vigile dei diversi attori della formazione professionale.

La prima sessione del venerdi 1 marzo sulle cefalee si è rilevata molto utile, alla luce della recentissima introduzione nel mercato dei rivoluzionari anticorpi monoclonali diretti contro la molecola CGRP (che si è visto avere un ruolo cruciale nella genesi dei disturbi emicranici) e della revisione dei criteri classificativi . Dopo le relazioni del prof. Frediani (Milano) e del dr. Valeriani (Roma Bambin Gesù) su risvolti clinici dei disturbi cefalalgici, il “nostro” Raffaele Ornello (L’Aquila) ci ha illustrato i nuovi farmaci biologici con il loro spettro d’azione farmacologico ed indicazione clinica.

La seconda sessione, quella sullo Stroke, è stata sicuramente quella più sentita: negli ultimi anni il riconoscimento della trombectomia meccanica e l’affinamento delle tecniche di diagnostica precoce stanno dando una vita nuova al concetto dello Stroke, patologia forse negletta o poco considerata dai neurologi di vecchia generazione. La discussione scaturitasi si è protratta oltre i termini previsti vedendo numerosi interventi sia da parte degli specializzandi che degli esperti in materia. Abbiamo avuto l’onore di ospitare il dr. Zini (Modena) uno dei pochi neurologi nel territorio italiano che lavora come Neuro-Interventista al fianco dei Radiologi per il trattamento endovascolare delle urgenze neurologiche. La sua esperienza ha illuminato gli occhi dei giovani, fornendo nuovi orizzonti professionali associati alla gestione di questa patologia. Ha proseguito il prof Toni (Roma Sapienza) illustrando la gestione dello Stroke nei pazienti che mostrano i sintomi al risvgelio. Ha continuato poi Ettore Nicolini (Roma Sapioenza), giovane ricercatore della Sapienza a puntare il dito sui nuovi trial che stanno delineando sempre meglio i criteri per i nuovi trattamenti disponibili.

La giornata di venerdì si è conclusa con una sessione di presentazione del nuovo gruppo di studio su neurologia e Paesi in via di Sviluppo, in particolare con una presentazione del dr. Massimo Leone del Besta di Milano, circa le spesso ignote interrelazione tra le malattie neurologiche in Africa e nel nostro continente. Ha seguito Francesco Iodice (Roma), aprendo un breve spiraglio su quelle che potrebbero essere le varie aree di interesse dei giovani neurologi in Africa.

Momento fondamentale del convegno è stata la festa del venerdì sera, animata da un DJ, e che ha dato ai giovani la possibilità di conoscersi divertendosi. E così la prima giornata è andata in archivio alle ore piccole.

Il sabato mattina la terza sessione si è focalizzata invece sui Disturbi del Movimento. Il prof Lopiano (Torino) ci ha dato utilissimi consigli clinici sulla gestione farmacologica della fase iniziale della Malattia di Parkinson che sappiamo essere molto delicata, in quanto i pazienti sono ancora giovani ed ancora attivi a livello lavorativo, familiare e sociale; il prof Cortelli (Bologna), invece, si è focalizzato sul significato e sulla gestione dell’ipotensione ortostatica come campanello d’allarme di vari disturbi. A seguire una vera e propria lezione sugli ultimi orizzonti terapeutici della malattia di Parkinson, tenuta dal nostro amico e collaboratore Giovanni Palermo (Pisa) che ci ha descritto con timing accurato tutte le novità e le prospettive future nella gestione di questa patologia cosi frequente ed invalidante.

Ultima sessione dedicata alle miopatie, argomento più di nicchia, ma comunque di rilevanza clinica alla luce dei continui sviluppi nosografici e scientifici. La sessione è stata affrontata sia dal punto di vista clinico, con la prof Servidei (Roma Cattolica) che ci ha parlato delle nuove classificazioni delle malattie neuromuscolari, che da un punto di vista genetico con la dr.ssa Ferlini, neurogenetista di Ferrara, che ci ha illustrato le ultimissime scoperte in campo scientifico con possibili risvolti terapeutici. Ha concluso il giovane ricercatore Guido Primiano (Roma) che in una sola relazione ha, con una visione volutamente più unitaria, fatto una carrellata delle recenti scoperte con un occhio dedicato alle future prospettive terapeutiche.

A seguire, Francesco Di Lorenzo (Roma Santa Lucia, Brighton) ha spiegato le enormi possibilità offerte dal gruppo dei giovani della European Academy of Neurology, l’RRFS (Resident Research and Fellow Section) il cui meeting europeo annaule è stato ospitato proprio presso la nostra sede congressuale, a seguito dell’evento italiano, a ricalcare il notevole sforzo che stiamo attuando per avere un ruolo sempre piu` centrale all`interno degli schemi europei.

Il prof. Mancardi, presidente SIN, ci ha così dato l’appuntamento alla prossima edizione di questo giovane ma già solido appuntamento che, anno dopo anno, sta contribuendo e rendere sempre più forti i legami tra noi giovani neurologi italiani.

Francesco Di Lorenzo

Francesco Iodice

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